Lo Stato vende casa per far cassa
22 Agosto 2011Il lavoro per  mettere a punto le modifiche al pacchetto anti-crisi è frenetico. Ora  spunta l'ultima ipotesi per raggranellare gli euro che servono per  raggiungere il difficile obiettivo del pareggio in bilancio: mettere sul  mercato parte dello sconfinato patrimonio immobiliare dello Stato.  Quello delle dismissioni sarebbe uno degli assi nella manica del  governo. L'ipotesi spazierebbe dalle caserme fino agli uffici della  pubblica amministrazione.
Patrimonio da 500 miliardi - Almeno  'in potenza', sarebbero parecchi i mattoni che lo Stato può mettere in  vendita. Secondo quanto hanno riferito fonti di maggioranza il piano  dismissioni potrebbe essere orchestrato tramite Fintecna, alla quale  potrebbe essere trasferita una quota degli immobili in cambio di  immediata liquidità. Il patrimonio dello Stato, beni degli enti locali  inclusi, si aggira intorno ai 500 miliardi di euro. Secondo una recente  stima elaborata dal Tesoro, di questa enorme fetta immobiliare sarebbe  sarebbe "potenzialmente disponibile" un 40 per cento. Fatti due conti  potrebbero essere messi all'asta immobili per 200 miliardi (quando con  la manovra se ne mira a raccogliere circa 47).
Caserme e uffici - Secondo  quanto si è appreso l'ipotesi, comunque, rimarrebbe l'ultima  percorribile. Proprio per questo motivo il governo non ha voluto far  trapelare cifre più precise sulla portata dell'operazione. Ma secondo le  voci la grossa parte delle dismissioni dovrebbe riguardare le caserme:  sarebbero circa mille, di cui 400 già trasferite al Demanio. Negli altri  casi si tratterebbe di aree edificabili, con un elevato valore di  mercato. Alla partita si potrebbero unire gli uffici pubblici, anche in  considerazione del progressivo assottiliamento degli apparati della  pubblica amministrazione, e gli immobili dell'enti locali nell'ambito  del federalismo.
 
				 
				