Mercato immobiliare, nel 2011 record negativo di compravendite
28 Novembre 2011Sono 575.165 le compravendite residenziale attese per fine anno nel  mercato immobiliare italiane, la più bassa quota dal 1997. Questo lo  scenario decisamente negativo che emerge dal terzo rapporto sul mercato  immobiliare realizzato dall'osservatorio economico Nomisma che, pur  evidenziando le difficoltà della nostra economia, precisa come “non  siano autorizzate, in alcun modo, accostamenti a realtà ben più  compromesse della nostra”. Rimane quindi lontana la Grecia e la sua  drammatica situazione, ma restano elementi di preoccupazione per il  mercato immobiliare e, di conseguenza, anche per il comparto  dell'edilizia come, ad esempio, il rischio di entrare in un circolo  vizioso recessivo per valori degli attivi e volumi di transazione  causato anche dalla scelta di alleggerimento dell’esposizione bancaria  verso il comparto.
Nomisma individua i fattori che possono favorire la chiusura  dell’ingente divario tra disponibilità e aspettative: la dismissione del  patrimonio immobiliare pubblico, l’atteso incremento delle procedure di  recupero forzoso da parte delle banche a fronte di insolvenze e la  progressiva attenuazione della rigidità dei valori da parte di chi si  trova a gestire giacenze di nuova produzione.
A questi si aggiunge il credito, elemento imprescindibile di supporto  della domanda nella transizione verso un nuovo equilibrio. Infatti il  dato congiunturale riferito al 2011 ha confermato la tendenza  dell’offerta a crescere, a cui si contrappone il proseguimento del calo  della componente di domanda. Sul mercato tali dinamiche si sono tradotte  in un nuovo calo delle quantità compravendute che, secondo le stime  Nomisma, a fine anno potrebbe risultare del 6% per la componente  residenziale e del 3,6% per quella degli immobili per l’impresa.
 
				 
				