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UE bacchetta l'Italia: no a eliminare Imu e Tasi


29 Settembre 2015

 

UE: no ad abolizione tasse sulla casa

 

L'Europa frena l'entusiasmo degli italiani: togliere l'imposta sulla casa non servirà.

 

Secondo l'UE, abolire la tassa sulla prima casa non aiuterebbe a migliorare la situazione dell'Italia, che invece dovrebbe puntare ad altre tasse. Dopo le dichiarazioni del premier sull'eliminazione di Tasi e Imu, la Commissione europea mischia le carte in tavola e pubblica un rapporto nel quale analizza le riforme sulla tassazione applicate dai vari Stati dell'Unione, oltre che dare una visione generale delle loro performance economiche.

Come riporta la nota pubblicata dalla Commissione:

 

“Le riforme sulle tasse possono incentivare le finanze pubbliche, supportare la crescita e la creazione di posti di lavoro, rendere più solida la stabilità economica e incrementare l'equità. Una delle più importanti sfide di molti Stati membri è quella di ridurre il peso delle tasse sul lavoro. […] Altre sfide identificate dal report sono la progettazione di sistemi per la tassazione sulla casa, il trattamento preferenziale per il debito derivato dalle imposte sulle entrate delle imprese, la normativa sulla tassazione soprattutto dell'IVA, l'efficenza dell'amministrazione e l'incremento dell'equità.”

 

In uno dei capitoli dell'analisi, la Commissione riporta i dati sulla tassazione che gli Stati membri impongono sul lavoro: dai numeri raccolti, dichiara la Commissione, si nota come alcuni Stati, tra cui l'Italia, hanno un'elevata tassazione sul lavoro. È necessario, secondo l'UE, "spostare" queste imposte dal lavoro in altri campi meno “distorsivi”, come le imposte sui consumi, le tasse sulle proprietà e quelle ambientali. Altro che togliere Imu e Tasi.

Altro tasto dolente è l'imposta dell'Iva, o meglio la differenza tra l'Iva che ogni Stato dovrebbe ricavare dalla tassazione e le effettive entrate. L'Italia mostra una differenza sostanziale tra questi due parametri: secondo la Commissione, un tasso così alto (più del doppio rispetto alla media europea) è causato da frodi, evasione, elusione fiscale, corruzione, insolvenza o calcoli errati. I paesi che hanno registrato un gap sull'Iva così elevato, secondo l'UE, hanno una grande sfida da affrontare.

 

Per il confronto tra i diversi stati e per avere una visione generale del rapporto, utilissima è questa infografica pubblicata dalla Commissione.



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