Mutui: manipolazioni del Libor. Dopo lo scandalo la riforma

Il LIBOR, uno dei tassi di riferimento del mercato finanziario globale, sarà riformato dopo lo scandalo scoppiato la scorsa estate che ha coinvolto molti top managers di banche e un istituto di credito inglese in particolare a causa della manipolazione dell’indice. Il Libor è il tasso di riferimento dei mutui di tantissimi cittadini statunitensi e inglesi.

Nulla dovrebbe cambiare, invece, per gli italiani i cui mutui sono legati all’Euribor che non sarà toccato dalla riforma. L'Euribor è comunque determinato da 44 banche per cui la manipolazione risulterebbe più complessa e meno efficace.

Per i cittadini inglesi e americani l’unica novità sarà quella di pagare la rata corretta del mutuo. L’indice continuerà a fluttuare, anche quotidianamente, ma lo farà – almeno negli intenti – in base al mercato reale e non in base alle manipolazioni di “individui nelle banche e commercianti senza scrupoli” come ha affermato Martin Wheatley, direttore della FSA ossia la Consob inglese.

Il LIBOR è un tasso che regola transazioni per almeno 300mila miliardi di dollari ossia 5 volte il PIL del mondo intero. Qualcuno stima – e forse le cifre sono ancora ridotte – che le transazioni arriverebbero anche a 800mila miliardi.

Il valore del LIBOR, prima della riforma, veniva determinato in modo autonomo da un gruppo di banche (da 6 a 18) che comunicavano alla BBA (Associazione Bancaria Britannica), mediante agente, i tassi di interesse per prendere i fondi del mercato. Ed è questo il punto: detti tassi non sono obbligatoriamente quelli effettivi di mercato ma anche stime calcolate dalle stesse banche.

E’ chiaro come, considerato il valore delle transazioni, anche un “aggiustamento” dello 0,005% produca ricavi o perdite di assoluto rilievo. Ciò influiva non poco nei meccanismi finanziari e minava la fiducia nei mercati.

Con la riforma, in sostanza, si dovrebbe creare una situazione più trasparente in cui profitti e perdite siano più equamente distribuiti. Il meccanismo non sarà più collegato ad aspettative ma ai dati reali del mercato.

La governance e la vigilanza sul LIBOR saranno trasferiti dall’Associazione Bancaria Britannica alla FSA (Financial Services Authority). Aumenteranno i controlli, i report e le verifiche sui rating delle varie banche. Sul lungo periodo un Comitato dovrà esprimersi e dire se il LIBOR sia il giusto e corretto riferimento per i mercati.

E’ stata chiesta, inoltre, la collaborazione di varie istituzioni internazionali.

Rimane qualche dubbio che non avrà risposta: se lo scandalo della scorsa estate non fosse letteralmente esploso ci sarebbe stata la riforma diretta a creare una nuova e più trasparente governance?

E forse è il caso di dirlo: tutto il mondo è paese. Come in Italia, per altri motivi e per altri scandali, ci rimettono sempre i cittadini.

Ultimo ma non meno importante: la riforma del LIBOR prevederà sanzioni penali per chi tenterà di manipolare il tasso.

Secondo il sito Borsaitaliana.it "l'inchiesta potrebbe generare richieste di risarcimenti a carico delle banche per decine di miliardi di dollari".


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