Nel business immobiliare ci vuole creativit

Esiste da alcuni anni anche se non sembra essere molto diffusa. Si tratta della locazione breve ad aziende.

Il proprierario affida i propri immobili (li affida) ad una agenzia immobiliare in cambio di un canone mensile pattuito tra i due soggetti. L'agenzia comincia a gestire gli immobili e li affitta per brevi periodi (di solito per un anno) ad aziende che hanno bisogno di una sede in una città o che sono in fase di start-up.

Il proprietario, ovviamente, darà la gestione dell'immobile all'agenzia immobiliare chiedendo una cifra ridotta rispetto alle sue aspettative (ad esempio 600 euro invece di 900) e non avrà più problemi. Ogni mese riceverà la cifra e non avrà alcun problema.

Della manutenzione, delle problematiche, di ogni questione da risolvere sarà incaricata l'agenzia immobiliare che, però, potrà affittare l'immobile anche ad una cifra più alta rispetto a quella che versa al proprietario.

E' una formula che, in questo ultimo periodo, pare si stia applicando nuovamente. Del resto, in tempi difficili, ci vuole creatività anche negli affari. L'importante è trovare un accordo tra proprietario e agenzia. Con un po' di buonsenso si può far tutto.

Teoricamente potrebbe essere applicata anche per gli affitti residenziali alle famiglie e non solo per le aziende. Un contratto 4+4 però, per questa tipologia di locazione, sembra essere decisamente impegnativo.

Un altro esempio di creatività applicata al business immobiliare è l'affitto con riscatto di cui abbiamo scritto in precedenza.

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