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Piccoli consigli per risparmiare sul riscaldamento

28 Ottobre 2014

E’ arrivato il freddo e dobbiamo prepararci ad accendere il riscaldamento, ma voi lo sapete che muri mal isolati, infissi che lasciano disperdere calore e caldaie poco efficienti possono crearvi delle grosse spese?. Ogni 100 euro di spesa di riscaldamento è così infatti che le famiglie ne buttano via 54. Impianti, infissi e soprattutto l'involucro sono dunque gli elementi su cui bisogna intervenire per alleggerire il peso del riscaldamento sul budget familiare, a volte però non servono interventi drastici, ma basta iniziare con piccole accortezze per ottenere già risultati concreti:

Innanzitutto se siete degli amanti del caldo pensate ad un semplice calcolo: un grado di temperatura corrisponde ad un aumento di consumi stimabile tra il 7 e il 9%. Ridurre la temperatura a 19 gradi rispolverando il pullover di lana con maglietta tecnica lunga sotto è una buona soluzione, almeno per i portafogli. Certo se abitate in un condominio con riscaldamento centralizzato non sarà facilissimo intervenire su questo aspetto. Di notte la temperatura può essere mantenuta più bassa, o si può spegnere la caldaia facendola riattivare qualche ora prima del nostro risveglio.

Areare i locali di casa a mezzogiorno, d’inverno, piuttosto che alle 7 del mattino consente già di far sì che l’aria che entra in casa sia un minimo più calda, e quindi che il tempo per portare a temperatura desiderata gli ambienti domestici sia inferiore. Tenete conto che la variazione di temperatura tra massima a minima in inverno è anche superiore ai 10 gradi. Inoltre è meglio evitare di tenere aperte le finestre per troppo tempo: un quarto d’ora massimo è più che sufficiente.

Se nei caloriferi ristagna aria questo impedisce che i termosifoni si riscaldino in modo uniforme e siano quindi perfettamente efficienti. Se sentite un particolare rumore tipo provenire dai caloriferi questo è il segnale che c’è aria e va fatta uscire per far sì che il termosifone funzioni al meglio. L’operazione è veramente semplice: occorre dotarsi di un piccolo recipiente, porlo sotto la valvolina di sfogo e far uscire l’aria. Come capire se l’aria è uscita del tutto? Se dal termosifone esce aria si sentirà proprio un soffio appena aperta la valvolina: occorre aprirla qualche volta finché l’acqua non esce con un rivo dritto e uniforme.

La manutenzione della caldaia infine non è solo un obbligo di legge, ma una messa a punto perfetta dell’impianto, con relativa pulizia e controllo dei fumi, permette anche una durata maggiore della caldaia e una risparmio sui consumi. Se però la caldaia di casa è veramente molto vecchia va fatto un accurato preventivo per valutare se convenga la sostituzione. Un calcolo semplice può essere quello della valutazione della crescita dei consumi a parità di comportamenti. Su un arco temporale medio, almeno 5 anni, ci si può fare un’idea. Se la variazione è considerevole, diciamo superiore al 5%, va certamente valutato un possibile cambio.



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